15 Marzo 2022: Coloriamoci di Lilla – Il peso delle emozioni
- Pubblicato da ArmonyaMente
- Tipologia News
Anche dalla Spagna, ArmonyaMente sceglie di colorarsi di Lilla e di unirsi a chi sostiene la lotta e la sensibilizzazione dei Disturbi Alimentari. Oggi abbiamo seguito Daniela Gardino, Docente e Terapeuta emozionale dell’Accademia ArmonyaMente che attualmente si dedica a trasmettere l’importanza di liberare le emozioni e a vivere ogni aspetto della propria vita, accogliendo anche il dolore. Oggi ha “abbandonato” per qualche ora i suoi allievi per portare la sua voce e la sua esperienza personale ai giovani e agli insegnanti con la speranza possano le sue parole arrivare al cuore di chi lotta contro una malattia che lei stessa chiama “Mostro” e sensibilizzare la società su un argomento che ancora nel 2022 viene sottovalutato: i Disturbi Alimentari (D.C.A.)
“…ho capito che in tutti questi anni ho sempre anestetizzato il mio corpo, rifiutando il cibo rifiutavo la mia vita, la mia sofferenza, il mio passato, il mio presente, la mia persona, rifiutavo me stessa e lo sporco che sentivo essere entrato dentro di me, rifiutavo le mie dinamiche, il male subito… Mi abbuffavo di cibo per abbuffarmi d’amore, riempivo il mio stomaco per riempire il mio cuore, per riempire quel vuoto che in realtà era incolmabile, riempivo il cuore di una bambina costretta a diventare donna per poi vomitare rabbia e dolore, vomitavo per gridare odio, per urlare tutto quel male nascosto dentro di me, vomitavo paura e rancore…”
“…Con tanto lavoro e accompagnata da grandi professionisti, iniziai a scavare nei lati piu oscuri dei miei ricordi, iniziai a vomitare parole invece che cibo, a guardare in faccia il dolore, a dare un nome alle mie emozioni e alle mie paure, ho imparato ad ascoltare la sofferenza, ad accoglierla per poi trasformarla…”
“…Oggi non esisto, oggi VIVO…”
Questi sono stati alcuni degli interventi di Daniela Gardino durante l’incontro di oggi: “Il peso delle emozioni”, alcune tratte dal suo stesso libro pubblicato nel 2008 in omaggio a chi ha perso la speranza. Daniela racconta una lotta iniziata con dolore e rassegnazione, dove il buio faceva parte del suo quotidiano, dove il suo cuscino divorava le sue lacrime e il cibo era la sua unica consolazione; una lotta che ha trovato la luce e che Daniela ha vinto. Oggi trasforma la sua vittoria in un grido di speranza perché chi soffre di queste patologie deve sapere che SI PUÒ GUARIRE!
In più occasioni Daniela ha raccontato la sua storia, in programmi televisivi, riviste e giornali, sui social, in Italia e in Spagna, sempre con tanto coraggio, emozionando il pubblico, chi si immedesima, chi assorbe dalle sue parole un briciolo di speranza proprio come è accaduto durante l’incontro scolastico: Il Peso delle Emozioni.
Oggi, 15 marzo 2022, ha dedicato le sue energie e il suo cuore a diffondere un messaggio importante:
“Nessuno accetta la morte per pesare qualche chilo in meno, i Disturbi Alimentari sono patologie gravi e mortali, ma è importante gridare che dai Disturbi Alimentari SI GUARISCE completamente e definitivamente. Chi parla di strascichi che si portano per tutta la vita o di imparare a convivere con la malattia si sbaglia di grosso. Non si guarisce da soli e nemmeno mangiando di più o di meno, si guarisce chiedendo aiuto a professionisti ed esperti, lavorando sulle cause e non sui sintomi. Ringrazierò per tutta la vita ChiaraSole Ciavatta, il Dottor Matteo Mugnani e tutto MondoSole per avermi restituito la vita”.
Soffrire di un disturbo alimentare sconvolge l’intera vita di una persona e dell’intero nucleo famigliare, apparentemente tutto gira intorno al cibo e alla paura di ingrassare ma, analizzando più a fondo, il corpo e il cibo sono soltanto una piccola punta dell’iceberg e di tutto ciò che si nasconde dietro queste patologie. L’aspetto alimentare è solo il sintomo della patologia, è il campanello d’allarme che avvisa che c’è qualcosa di profondo che non va. Tra i più frequenti campanelli d’allarme che si uniscono all’aspetto alimentare, troviamo la ricerca della perfezione, l’illusione di avere tutto sotto controllo spesso seguita dalla sensazione di fallimento nell’avere perso quel controllo (generalmente accade nel passaggio tra un sintomo anoressico e un sintomo bulimico), l’ossessione per lo sport e per la pulizia, ansia e senso di colpa, pensieri ricorrenti, eliminazione drastica di alcune categorie di cibi, sbalzi d’umore, etc. L’ossessione per lo sport, per i voti alti, per la pulizia, per il cibo come tante altre hanno l’unico scopo di spostare l’attenzione su un qualcosa più semplice da affrontare che il proprio dolore, fungono da anestesia.
“Più dimagrivo e più mi vedevo grassa, più dimagrivo e più stavo male eppure avevo un forte bisogno di dimagrire ancora, paradossalmente avevo bisogno di stare ancora peggio, di stare male e di soffrire, volevo dimagrire fino a scomparire, fino a morire… e questo non può trovare spiegazione nel falso mito del voler essere più magra”
Chi soffre di Disturbi Alimentari ha una percezione distorta della sua persona, durante la Giornata del Fiocchetto Lilla abbiamo appreso che queste persone vedono allo specchio qualcosa di enorme e orribile ai loro occhi proprio come il dolore che provano a nascondere dietro il sintomo alimentare.
Anoressia, binge, Bulimia e tutti i Disturbi Alimentari dimostrano che le emozioni pesano e che il dolore porta in un’unica direzione: l’autodistruzione. Non importa se si pesa 30 o 100 chili, il dolore che si prova è immenso.
“… Per anni ho saltellato tra un sintomo e l’altro, pugnalate al petto ne ho ricevute infinite. Nei periodi di Binge o forte Bulimia, quando riacquistavo peso, mi sentivo dire che mi vedevano bene e che si vedeva che stavo bene, parole che mi uccidevano, parole che trafiggono da parte a parte”
Una delle affermazioni che ha spalancato gli occhi dei ragazzi è stata: “in fondo un’anoressica è una bugiarda perfetta, l’anoressica mente, protegge il sintomo a tutti i costi…”
Chi è intrappolato nel turbine dei D.C.A. mente per proteggere il sintomo, dalla semplice bugia del “non ho fame”, ad allergie e patologie per non mangiare, all’affermare di avere già mangiato fino a bugie più grandi degne di un vero romanzo, si è disposti a tutto pur di essere lasciati in pace e nascondere il Mostro. Alla domanda di una delle insegnanti: “Se percepisco i segnali d’allarme, mi accorgo che mia figlia o una mia alunna, mente in continuazione, cosa faccio? Cerco un confronto, castigo, comprendo le bugie?”
“Se si accendono i campanelli d’allarme, un genitore, un’insegnante, un amico o un fidanzato non devono assecondare il sintomo, è importante non assecondare i discorsi sul cibo e sul corpo e fondamentale chiedere aiuto a un professionista. Trovo importante estendere tutto ciò che si sta dicendo anche al sesso maschile, i ragazzi e gli uomini non sono immuni al dolore, i casi di D.C.A. negli uomini sono in aumento”
In conclusione dell’incontro, è stata mostrata una raccolta di testimonianze di ragazze incontrate a MondoSole, che come Daniela ce l’hanno fatta. Decine di ragazze che con tanto lavoro su sé stesse, tanto sforzo, con l’aiuto di professionisti hanno vinto il Mostro, decine di occhi luminosi e di sorrisi pieni di vita. Ragazze unite per dar voce allo stesso messaggio: I Disturbi Alimentari hanno poco a che vedere con la bilancia e ancor più forte hanno gridato una ad una che Guarire si può.